Testimonianza di E., sopravvissuta alla prostituzione


Sono sempre stata una ragazza che si è definita femminista, già più di 10 anni fa quando ancora era un termine sconosciuto sulla bocca di molti. E ammetto miseramente quanto fossi pro alla prostituzione prendendo come modello alcuni paesi in cui quest'ultima è legalizzata. Forse poiché venivo da una famiglia borghese di una metropoli italiana, e non capivo i privilegi che detenevo, seppur io sia sempre stata contro al materialismo, lo sfarzo e il lusso. Sottolineo borghese perché quando hai un determinato reddito e privilegi, come quello di pagare le bollette, avere un piatto sicuro ogni giorno o degli elettrodomestici funzionanti, ne riconosci l'importanza ma non pensi mai che determinate situazioni possano toccarti personalmente. Ho avuto una vita molto difficile, nonostante avessi avuto due genitori, di cui un* con grandi problemi mentali (e questo si è rivelato soprattutto dopo la morte di uno dei due, un punto fisso per la famiglia) la situazione è degenerata. Violenze in casa di ogni tipo, verbali e psicologiche. Ci è stato negato di seguire i propri sogni in base al fatto che nella vita se non fai un determinato tipo di studi o simil non sarai sarai qualcuno. Concetto che ho sempre odiato da quando ero bambina, a cui mi sono ribellata, ai vestiti che non volevo, alla capanna di vetro in cui vivevamo. Sono cresciuta con una forte tristezza e un dolore interiore che mi mangiava dentro, fino ad arrivare a una grande depressione, ansia, problemi alimentari, autolesionismo e ogni forma di scaricare su me stessa quella sentimento di inadeguatezza. Ma dentro di me sin da bambina, vedendo la situazione tra i miei genitori, le botte e non solo (non derivati da vizi di nessuno dei due, vivevano solo per la famiglia e il lavoro, nessun tradimento) sapevo che sarebbe finita non male, di più. E così quando ebbi 16 anni la situazione crollo drasticamente. Non avevamo più i soldi per pagare anche 20 euro di spesa, le bollette e ogni piccolezza che in un mondo e  una società come la nostra è una fortuna avere. Non menziono neanche un'altra parentesi perché forse nessuno ci crederebbe, la vita è sembrata un brutto scherzo del destino con me. Ma ho avuto la forza di uscirne sempre da sola, in parte perché mi fu negato di aver assistenza psicologica e in parte perché poi non potessi pagarmi quelle visite. Dopo  qualche anno mi iscrissi su un sito, senza pubblicare alcuna foto mia e con descrizioni, feci degli incontri per racimolare qualche soldo per poter pagarmi le sigarette, un po' di cibo e la speranza di scappare da un inferno. Lo schifo che si prova, la dissociazione in quei momenti è assurda. Ho avuto la forza di impormi e selezionare la clientela, studiarla, ma questo non serve a nulla. Ingurgitavo grandi quantità di farmaci e alcol per vivere quei momenti, una violenza alla mia persona, alla mia etica, ai valori a cui ho sempre creduto e alla mia adolescenza già bruciata prima causa la mia infanzia. C'è stato un matto che per anni è rimasto ossessionato da me, voleva instaurare una relazione con un suo fine, seppur a me facesse schifo come tutti quelli. Un bugiardo, violento solo verbalmente e psicologicamente da lontano. Ancora fino a qualche anno fa mi cercava in modo compulsivo , per non parlare parlare quando iniziai a ricevere chiamate e messaggi da sconosciuti chiedendomi determinate prestazioni. Da allora chiusi con quel mondo definitivamente, traumatizzata, con l'ansia, perché rimane un marchio. Ho sempre prestato attenzione, nessuno lo sapeva, ma la paura di poterti ritrovare qualcuno di questi per strada, al ristorante o non so rimane. Per sempre.  Dopo anni quando persi il lavoro provai nuovamente ma stavo molto male psicologicamente e non solo, avevo quasi rimosso lo schifo di quel contesto. Non ho fatto assolutamente nulla sottolineo, solo contatti via email e foto. Solo una persona, assolutamente estraneo al giro, e che non avesse bisogno di questo, pareva diverso. Sarà stata la curiosità di quel messaggio scritto da me, diverso tra una miriade di prestazioni scritte nero su bianco. Questa persona che oggi conosco bene e conosco le motivazioni, ha sempre dissociato l'idea di come ci fossimo scambiati le nostre conversazioni per mesi prima di conoscerci. Non vide nessuna foto, parlavamo. Mi colpì di come parlò alla prima uscita (un semplice caffè) di cosa vide nel mondo, di alcuni conoscenti del suo stesso sesso che disgutava nel ricevere piacere da un mondo fatto di dolore e sfruttamento. Lo aveva osservato anche in paesi in cui queste cose capitano dalla mattina alla sera, e non in Europa. E soprattutto per messaggio mi disse, che non voleva assolutamente vedermi se per me fosse stato qualcosa per cui fossi costretta a farlo (soldi). Me li avrebbe dati anche in maniera anonima ma tutto quel contorno a lui avrebbe fatto solo schifo. Pensavo fosse un modo per soggiogarmi, che fosse il solito pazzo. Invece alla prima uscita mi sono stupita di quanto mi guardasse distaccato dal lato sessuale, di quanto non gli importasse fare riferimenti in merito al corpo, alla bellezza o al sesso. Di uomini ne ho conosciuti nella vita (al di fuori di quel contesto) e mai nessuno è stato così. Coerente, lineare e pulito. Si rese conto della mia estrema delicatezza in quel momento, ero al limite psicologico e fisico. Oggi sono sicura di essere stata salvata perché non penso sarei mai riuscita a reggere tutta quella tempesta nuovamente. Ha provveduto alla mia salute psicologica e fisica, ad aiutarmi a ritrovare il mio posto nel mondo, sostenendomi e facendomi rivivere anche la luce del sole. Non c'è mai stato un momento o una situazione in cui lui avesse approfittato delle mie debolezze, e tutte le piccolezze, che sono grandi come il mondo. Ho visto un uomo forte e maturo piangere e assolutamente volerla chiudere quando avevo paura che lui potesse vedermi o associarmi a quel mondo, o minimamente lui. Molti potrebbero pensare che abbia una doppia vita, personalità, conosco tutto della sua vita intima anche le sue conoscenze. Il sito è rinomato in Italia lo conoscono in molti, e so che viene utilizzato anche per "ridere" o "scherzare" tra di loro come mi disse qualcuno. Era curioso ma non cercava una donna in quel modo, anzi. Non ne avrebbe motivo o bisogno. Adesso alcuni potrebbero soffermarsi su conclusioni psicologiche e altro: ma no. Anche se fatto in maniera gestito da sé stesse, senza nessuno che ti protegge, nessuna donna prenderebbe come scelta di guadagnarsi qualcosa per mangiare in quel modo. Non ho messo soldi da parte per comprarmi una casa, non ho una macchina e non ho mai vissuto nel lusso. Quindi molte femministe borghesi che decantano la prostituzione come sinonimo di libertà con il motto "My body, my choice" non sanno che qualsiasi donna con una seconda possibilità per costruirsi  una propria vita, non farebbe MAI, tutto quello. Neppur vivendo bene con il proprio corpo e la propria sessualità. Anzi, la consapevolezza rende tutto degradante al punto di portarti a gesti estremi. Viviamo in una società precaria, con una grave crisi economica, e per fattori anche di sfortuna, giovane età e lavoro perso, quando devi pagarti da mangiare e non hai NESSUNO, devi trovare il modo. Potrebbe capitare a tutti vivere certe situazioni degradanti sociali ed economiche e non saper come uscirne. Oggi affermo che la prostituzione, indipendente o gestita da uno stato, sia la deriva più intima di una persona. A livello psicologico e del corpo. Io ho avuto la fortuna di essere molto giovane e di aver trovato qualcuno che mi abbia evitato dall'ultima lama finale, aiutandomi per trovare il mio posto in questa società. 

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