Lover boy, una subdola forma di papponaggio


Lover boy, letteralmente "amante". 
È un uomo, solitamente ma non necessariamente di giovane età, che finge di intrattenere una relazione amorosa con una o più donne allo scopo di indurle alla prostituzione.

Come agisce il lover boy? La sua scelta non è mai casuale e le sue modalità sono altamente strategiche. Come un ragno che tenta di attirare la preda nella propria ragnatela, ha sempre un target specifico, nel quale rientrano la maggior parte delle volte ragazze giovanissime, ma soprattutto vulnerabili, la cui vita è lastricata di solitudine, traumi e abbandoni. Paesi poveri, quartieri degradati, famiglie problematiche e persino orfanotrofi diventano così il campo da caccia ideale del lover boy, che fiuta la disperazione della propria vittima e riesce a usarla a proprio favore.
Inizia, infatti, con una serie di attenzioni che, da come intuisce, la propria preda non è abituata a ricevere, e diventano col tempo sempre maggiori e più intense trasformandosi in un vero e proprio "Love bombing" ("bombardamento d'amore"). La vittima si sente amata per la prima (se non addirittura unica) volta nella propria vita e diventa psicologimante dipendente dal proprio aguzzino, a tal punto da essere disposta a fare qualsiasi cosa per lui. È a questo punto che il lover boy inizia ad agire, in maniera ovviamente indiretta e subdola: questa strategia perderebbe la propria efficacia se l'uomo chiedesse alla donna di prostituirsi in maniera esplicita e da subito. Finge di trovarsi nei guai e di essere stato travolto da una grande digrazia, non importa se finanziaria o riguardante la salute, ciò che conta è che la vittima percepisca l'urgenza del dramma e di essere l'unica che può aiutarlo e soprattutto che l'unico modo per farlo sia trovare un'ingente somma di denaro in poco tempo.
E cosa resta da fare a una giovane donna poco istruita e qualificata per accumulare il più denaro possibile nel minor tenpo possibile? Ovviamente vendere il proprio corpo. 
La pericolosità del metodo sta nel suo essere così estremamente subdolo: la vittima viene portata a credere di non essere stata manipolata, ma di aver scelto consapevolmente. Ed è in questo modo che strade, appartamenti e bordelli si riempiono di donne. Donne sulla cui storia nessuno si interroga, donne considerate libere e autodeterminate.
Ad esempio, la sopravvissuta Rachel Moran entrò nella prostituzione da adolescente, sotto la guida di quello che credeva essere il suo ragazzo, e che, invece, si rivelò il suo pappone. Occorre fare un'ampia campagna di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole su questo fenomeno, poiché colpisce prevalentemente ragazze molto giovani, molte delle quali ancora minorenni. 

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